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"Dov'è l'ottavino?" Riflessioni del pastore Archetto Brasiello

"C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?" (Giovanni 6:9)

Durante una prova di musica diretta dal compositore e direttore d'orchestra italiano Sir Michele Andrea Agniello Costa (Napoli, 4 febbraio 1808 – Hove, 29 aprile 1884), formata da con trombe a tutto volume, tamburi e violini, colui che suonava l'ottavino borbottò tra sé: "Potrei anche non suonare, nessuno se ne accorgerà!"

Così, tenendo lo strumento alla bocca, non ha emise alcun suono, pensando che nessuno se ne fosse accorto, ma in pochi istanti, il direttore d'orchestra gridò: "Fermi! Fermi! Dov'è l'ottavino?".

Il Direttore se ne accorse che mancava il contributo apparentemente insignificante dell'ottavino.

In certi momenti della vita ci sentiamo tutti insignificanti e inutili. Circondati da persone con un talento maggiore del nostro, nei nostri momenti di debolezza siamo tentati di abbandonare perché riteniamo che ciò che abbiamo da offrire non farà comunque molta differenza.

Facendo così, dimentichiamo che Gesù usò cinque pani e due pesciolini per nutrire una moltitudine.

Come quel ragazzino, ognuno di noi ha qualcosa di importante da offrire e siamo sciocchi a trattenerlo perché non crediamo nel valore del nostro contributo.

Che il nostro talento sia grande o piccolo, agli occhi di Dio nessuno è insignificante!

Pace e buona domenica!

Archetto & Teresa Brasiello

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