Mi chiamo Germano Cimaglia e sono nato il 30 settembre 1938.
Sono il papà di Stefania e Annalisa, il nonno di Valentina, Giulia e Simone,e il suocero di Massimo Di Balsamo.
Sono fiero di avere questa famiglia che è tutta convertita al Signore, e tutta frequenta la chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Anzio dove a Istruirci e confortarci c’è il nostro caro Pastore Archetto Brasiello.
Gloria a Dio e a Gesù il mio salvatore.
La mia conversione iniziò molto tempo fa, correva l’anno 1990.
Venivo dal fallimento del mio matrimonio, e rimasi solo con due figlie da crescere ed educare,compito assai difficile visto che le mie figlie erano rimaste seriamente scioccate dal fatto, e io caddi in una forte depressione.
La mia mente era sconvolta e offuscata e mille pensieri mi balenavano in testa.
Poteva accadere veramente di tutto compreso un suicidio o anche un omicidio,o addirittura entrambi, e vi assicuro che ci sono andato veramente vicino.
Poi una sera tornando a casa dopo il lavoro,mia figlia Stefania mi dice <<papà ho incontrato Gesù>>, tra me e me ho pensato “questa è impazzita, gli hanno fatto il lavaggio del cervello !!”.
Allora prendendola in giro gli chiesi “dove l’hai incontrato? A piazza Navona?”, ma lei insisteva nell’affermare che era vero,a quel punto decisi di ascoltare ciò che era accaduto.
Mi disse che aveva incontrato delle persone di una Chiesa Evangelica che gli parlavano di Gesù.
Dopo qualche tempo fui invitato a pranzo da una coppia di sposetti della chiesa che malgrado la loro giovane età,avevano 5 figli piccoli.
Ora mentre mi parlavano di Gesù, dell’amore di Dio e delle Sacre Scritture, notavo con piacere e stupore la compostezza di quei bambini che stando accanto a me stavo bene e mi si scioglieva il cuore,e tutto ciò che dicevano,l’anima mia lo gradiva.
Alla fine del pranzo sono stato invitato a partecipare al culto per celebrare il Signore,accettai di buon grado e quello fu il mio primo culto,è in quell’occasione conobbi i fratelli e sorelle di quella chiesa nominata “ Cristiani del Vangelo”
Quella sera tornai a casa molto tardi oltre la mezzanotte,visto che la chiesa era molto distante da casa mia,ero stanco, ma pieno di speranza e fiducia.
Il fratello che mi aveva Evangelizzato mi consigliò di pregare il Signore nella mia cameretta,come insegna Gesù nel Vangelo di Matteo, e così feci.
Per la prima volta piegai le ginocchia e non vi nascondo che provai un po’ di paura. Ricordo che dissi poche parole in un silenzio innaturale, surreale e sussurrai “Signore se tu sei veramente qui fammi sentire la tua presenza”, dopo qualche istante sentii come una corrente a bassa frequenza che percorreva il mio corpo dalla testa ai piedi.
Ho capito che il Signore mi aveva risposto, ed ho pianto di gioia e liberazione.
Una sera in un’agape fraterna sentii che un fratello doveva partire per la Chiesa di Mantova, e qualcuno disse “chi accompagna il fratello in questo viaggio?” , tutti guardavano verso me e Stefania e a quel punto alzammo la mano.
Il mattino seguente partimmo per Mantova con quel fratello. Fu un viaggio terribile perché rimanemmo bloccati per 4 ore sull’autostrada causa incidente mortale,successivamente venimmo a sapere che rimasero uccise 6 persone.
Ricordo ancora le parole che disse quel nostro fratello “ che dispettoso che è farfariello,ci stà mettendo il bastone tra le ruote”, “e chi è sto farfariello” dissi io, “lo conoscerai” mi rispose Nicola,così si chiamava e faceva parte della Chiesa di Catanzaro.
Finalmente arrivammo a Mantova. Non dimenticherò mai l’amore e l’affetto di quei fratelli,sembrava che ci conoscessimo da una vita.
Rimanemmo a Mantova per due giorni,e in quei due giorni parlammo solo di Gesù, della fede nel Signore e della salvezza eterna, ed i fratelli di Mantova videro in noi chiari segni di ravvedimento e lo trasmisero alla Chiesa di Roma ,cosi venimmo chiamati da Roma per il Battesimo in acqua.
Per chi non lo sapesse io avevo un taxi che ho guidato per 35 anni nel traffico di Roma.
Quando sono uscito dalle acque battesimali, il Signore Gloria a Dio per questo, mi aveva messo dentro una forza che non potevo contenere.
Ero pieno della sua grazia e testimoniavo del Regno di Dio ad ogni minima opportunità mi si presentasse nei confronti dei miei clienti.
Ora quelli che trasportavo, specie dall’aeroporto : industriali, imprenditori,affaristi, insomma gente abituata a parlare di miliardi come se niente fosse, ma senza mai sentirmi inferiore parlavo a tutti della gloria del Signore.
Dal Battesimo in acqua in poi ho ricevuto dal Signore tante liberazioni, benedizioni, guarigioni e tante correzioni,perché è questo che il Signore vuole da noi.
Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza,ma il peccato di Adamo ha guastato tutto.
Ognuno di noi si è trovato privo della grazia di Dio,erranti e senza pace, ma gloria a Dio per Gesù che ci ha tirati fuori da un pantano fangoso, e da quel fosso di perdizione ho messo la mia vita davanti a Dio e voglio restare attaccato a Gesù tutta la mia vita perche il Signore ha fatto delle promesse e le manterrà: la vita eterna se camminiamo in obbedienza in lui.
Prima di concludere,voglio testimoniare una cosa che è stata per me di grande insegnamento di vita in Cristo Gesù.
Una giorno tornando a casa dopo il mio turno di lavoro mia sorella mi disse.”Mamma è stata portata in ospedale perché il male che ha è molto serio”.
Ero combattuto se andarla a trovare subito o l’indomani,visto che avevo l’abitudine di farmi una pennichella, dormitina in romano, pomeridiana,e decisi di andarci il giorno seguente.
Mi ero appena poggiato sul letto e all’improvviso non sentivo più le mie mani e si bloccarono tutte le braccia,altro che riposare,passai una notte terribile.
La mattina successiva le mie braccia erano bloccate lungo il fianco senza possibilità alcuna di poterle muovere perche il dolore era atroce, e mia figlia Stefania mi aiutò a vestirmi per andare in chiesa per il culto.
I miei fratelli di Chiesa mi consigliarono di farmi visitare dal mio medico,e quando mi visitò non esitò a dirmi, “è osteoporosi acuta”, e aggiunse “ci vorranno almeno 3 mesi prima di tornare alla normalità”.
Naturalmente mi prescrisse la cura da fare: 40 punture di voltaren, e mia sorella che stava in casa con noi mi disse, “te le faccio io le punture”.
Siccome era già sera tarda gli dissi a mia sorella “iniziamo domani le punture”,e andammo a riposare se così si può dire.
Essendo tormentato dai dolori invocai l’aiuto del Signore e il Signore quella sera parlò al mio cuore e aprì i miei occhi e mi disse,”non sei andato a trovare tua madre in ospedale e hai mancato nel quinto comandamento,onora tuo padre e tua madre affinchè i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore tuo Dio ti da”.
Rimasi in preghiera chiedendo perdono al Signore di ciò che avevo fatto, e mentre il tempo passava chiedevo che mi guarisse e poi mi assopii in ginocchio perché era l’unica posizione in cui trovavo conforto nel dolore.
Ormai era mattina presto e mi accorsi con grande stupore e immensa gioia che il dolore era scomparso, e a quel punto capii che il Signore aveva ascoltato le mie preghiere e mi aveva guarito.
Arrivò mia sorella per farmi la puntura e con grande stupore si accorse che ero guarito e stavo una meravigli e glorificavo il Signore,a quel punto sentii mia sorella dire “siete tutti matti”.
Concludo dicendo hanno occhi ma non vedono,hanno orecchi ma non odono.
Gloria a Dio per la sua misericordia.
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